IPERPARADISE

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Qualcosa sull’Oro tratta da un articolo di Marco de veglia     

Marco De Veglia – Investire in Oro e Argento per Guadagnare dal più Grosso Disastro Finanziario della Storia

by Marco De Veglia on agosto 16th, 2011 at 11:46

Posted In: Investire in Oro e ArgentoOpportunità d’investimento

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Marco De Veglia, triestino. Vive a New York ormai da 2 anni e ha lasciato l’Italia perche’ voleva che suo figlio crescesse e studiasse all’estero per ampliare i suoi orizzonti e sviluppare le sue potenzialità.

Ed e’ stato cosi’.

Ha lavorato per 20 anni nel marketing (agenzie e consulenza) ed è conosciuto come esperto di branding.

Di lui dice:

“I miei redditi derivano da consulenze e da alcuni business internet e l’obiettivo raggiunto – anche se migliorabile nel numero di ore lavorate – e’ stato essere in grado di vivere e lavorare in qualsiasi parte del mondo.”

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Investire in Oro e Argento per Guadagnare dal più Grosso Disastro Finanziario della Storia

Ho avuto la richiesta di scrivere quest’articolo sull’oro e sono stato onorato di essere considerato così competente. La mia competenza è piuttosto recente: ho iniziato a seguire queste cose lo scorso novembre, quindi sono sicuro che ci siano persone molto più esperte di me.

Detto questo, ciò che sta succedendo è molto semplice e complicato insieme. E’ semplice da capire nella sua sostanza, molto complicato se si vogliono analizzare tutti i dettagli che richiedono la comprensione di concetti finanziari alieni ai più e soprattutto complesse interrelazioni macroeconomiche e politiche.

Quindi ti invito, se vuoi capire bene cosa succedere, a informarti leggendo libri, articoli e guardando video che non mancano su Internet (anche se sono per lo più in inglese). La difficoltà è mettere insieme le informazioni quando sono discordanti e io faccio spesso ancora fatica a unire tutti i puntini.

Ma lo scenario di fondo, la sostanza delle cose, l’ho capita e mi sto comportando di conseguenza. Ed e’ cio’ che voglio spiegarti in questo articolo.

Fatta questa necessaria premessa, ecco cosa ho capito che sta succedendo, cosa succedera’ e perchè credo sia giusto acquistare oro e argento fisico.

COSA STA SUCCEDENDO

Questa crisi e’ iniziata nel 1971, quando gli USA hanno svincolato il dollaro dall’oro. Da quel momento il dollaro ha iniziato a perdere valore e a preparare la crisi attuale. So che sembra assurdo che i casini che sentiamo in TV oggi e negli ultimi 3 anni siano nati quando avevamo i pantaloni a zampa (o molti non erano ancora nati), ma è importante avere la prospettiva storica altrimenti ti perdi nel rumore di fondo della cronaca.

Nel 1944 gli USA hanno fatto un passo estremamente importante. Come unica nazione sopravvissuta alla distruzione della seconda guerra mondiale hanno detto alle banche centrali: “tenetevi dollari come riserva, tanto sono come oro perchè noi teniamo il cambio fisso sull’oro a 35 dollari all’oncia”.

Ma negli anni ‘70 gli USA hanno aumentato enormemente il deficit e lo hanno fatto stampando dollari. Questo ha diminuito il valore delle riserve di dollari e quindi alcune banche centrali (soprattutto quella francese) si sono presentate alla cassa della Federal Reserve con i dollari e portandosi via l’oro USA.

Per evitare il completo prosciugamento delle riserve d’oro e per permettere un più semplice deficit pubblico, Nixon ha “chiuso la finestra dell’oro”, cancellando la convertibilità del dollaro in oro. Da quel giorno il dollaro è diventato una “fiat currency” ovvero una valuta che ha valore non intrinseco, ma solo perché chi la emette dice che ha valore e tutto il mondo accetta questa decisione.

Questo ha permesso alla Federal Reserve di stampare dollari a piacimento per finanziare un deficit pubblico USA sempre più grande. Questo deficit piace a tutti: la gente ha programmi sociali, i politici vengono rieletti e la Federal Reserve, che “presta” i dollari al Tesoro, ci guadagna.

In realtà la produzione fisica di denaro della Federal Reserve è minoritaria rispetto alla produzione elettronica, e soprattutto alla creazione di denaro da parte di altri attori. Le banche per esempio, che moltiplicano il denaro prestandolo e addirittura le singole persone che creano denaro pagando con strumenti di credito. Ma tutto parte dalla Federal Reserve, quindi semplifichiamo dicendo che sono loro che creano i dollari.

Quale è il problema? Il problema è che il dollaro vale sempre meno, e ha perduto in 40 anni circa il 95% del valore. Quando perderà il rimanente 5% un dollaro varrà la carta su cui è stampato, circa un centesimo, cioè zero. Quel giorno il dollaro si distruggerà come valuta.

Cosa impedisce al dollaro di distruggersi oggi? Il suo stato di valuta riserva del mondo, sia per le banche centrali che per i commerci internazionali. Non c’è un’alternativa al dollaro, anche se i mercati hanno segnalato che potrebbero usare gli Euro e agli USA ovviamente questo non piace. I default reali o annunciati dei PIIGS, i paesi a rischio dell’area Euro, sono interesse di chi vuole incasinare l’Euro a vantaggio del dollaro.

Tuttavia, la storia insegna che qualsiasi fiat currency – ce ne sono state centinaia – ovvero qualsiasi valuta basata solo sulla fiducia in chi la emette – o, detto altrimenti, basata sul debito di un Paese – viene distrutta dal mercato nel giro di 40 anni.

Tu potrai dire “che mi frega io ho gli Euro”, ma non è così. Perchè gli Euro sono legati al dollaro, ovvero una buona parte del loro valore deriva dalle riserve in dollari, perchè a loro volta sono fiat currency, ovvero basati sul debito dell’area Euro. Non c’è valuta al mondo che abbia solidità intrinseca derivante da ricchezza reale: sono tutte fiat currency (anche se ci sono valute considerate forti come il Franco Svizzero e la Corona Norvegese). Neanche lo Yuan cinese e’ piu’ forte perche’ è tenuto a un valore più o meno fisso da interventi del governo Cinese (che recentemente ha effettuato uno stimolus dell’economia estremamente pesante, pompando una bolla speculativa gigantesca).

Quindi quando il dollaro si distruggerà, crollerà tutto il castello di carte delle valute mondiali.

COSA SUCCEDERA’ E QUANDO

E’ sempre molto difficile definire i dettagli del futuro, ma mettendo insieme le informazioni di analisti e studiosi, e cercando di trovare un’indicazione di base, credo che vedremo un incremento dell’inflazione USA già dall’ultima parte del 2011 e soprattutto nel 2012. Inflazione sempre più elevata che deriva da una sempre più elevata produzione di denaro per sostenere l’economia, che è già in deflazione da alcuni anni, ma viene sostenuta proprio dalla produzione di denaro e dagli interventi statali. C’è anche un vantaggio per gli USA nell’aumentare l’inflazione: in questo modo il loro debito in termini reali si riduce, quindi è praticamente certo che vedremo un aumento dell’inflazione a doppia cifra. E come italiani sappiamo che con l’inflazione a doppia cifra (i nostri anni Settanta) non si vive bene.

Di nuovo puoi dire: “che mi frega, cazzi degli americani”. Ma di nuovo poichè le economie mondiali sono collegate succede questo: se in un paese aumenta l’inflazione, la sua valuta vale meno, quindi le sue merci sono più economiche se vendute a paesi esteri. I paesi esteri non possono far altro che svalutare le loro valute per restare al passo e quindi l’inflazione si estende a tutto il mondo.

Con inflazione alta possono succedere due cose: anni di economia stagnante (gli anni Settanta) oppure iperinflazione con distruzione della valuta e dell’economia di una nazione. Che se sono gli USA significa dolori per tutto il mondo.

 

Questo scenario inflazionistico e’ il piu’ probabile, ma ci sono altri autori che invece propendono per uno situazione deflazionistica pesante (come la Grande Depressione) basata sul fatto che la contrazione del credito in America e’ reale, ineguagliata e non modificabile con interventi statali.

 

Che ci sia alta inflazione o deflazione, la corsa inevitabile verso il baratro finirà con l’iperinflazione? Gli ingredienti ci sono tutti: i parametri di debito degli USA e di svalutazione del dollaro sono già oltre il livello di guardia, e se il dollaro fosse stata una valuta normale, e non la valuta “globale”, l’iperinflazione sarebbe già arrivata.

Il caso di iperinflazione più conosciuto è quello della Germania degli anni ‘20 in cui le casalinghe bruciavano i marchi per scaldare la casa, e le persone rubavano le carriole piene di marchi buttando via i marchi e tenendosi le carriole.Recentemente lo Zimbabwe ha avuto un’iperinflazione supergaloppante, ma chiaramente è una nazione troppo piccola per essere rappresentativa.  Piuttosto ciò che è successo in Argentina negli ultimi anni o in Messico (in molti paesi del Sudamerica, a dire il vero) può essere assimilato all’iperinflazione.

Di fatto oggi gli USA sono nella situazione analoga alle Tigri asiatiche alla fine degli anni ‘90. In quel caso non ci si è pensato tanto e sono state tirate giù senza tanti complimenti. Ma in questo caso, poichè tutti ci rimettono quando gli USA crollano, c’è ancora un po’ di tempo prima della fine.

Potrai dire: “ma allora sta roba può andare avanti in eterno”… ma la risposta è no, perchè gli interessi finanziari sono sovranazionali, ovvero non guidati da ciò che è meglio per le nazioni e i loro popoli. Ovvero se anche la distruzione del dollaro porterà a sofferenze e distruzioni delle economie mondiali, ci sarà chi ne beneficia. Chi convertirà i guadagni derivanti dal crollo del dollaro in asset e ricchezza.

La buona notizia, in questo scenario apocalittico è che puoi essere anche tu.

L’OPPORTUNITÀ DELL’ORO E DELL’ARGENTO

Oro e argento sono sempre i vincitori del crollo delle fiat currency. Ogni volta che una fiat currency si è distrutta è successo che il valore totale dell’oro ha pareggiato il valore totale della valuta in circolazione. In questo modo la ricchezza di carta è tornata a essere ricchezza basata su qualcosa di reale.

E’ quindi questo che sta portando su il prezzo dell’oro e oggi è ancora molto basso. Nel 1980, al culmine del precedente massimo dell’oro, a valori attuali l’oro era a $2000 se si considerano i valori di inflazione ufficiali, tra i $5000 e gli $8000 se si considerano i valori piu’ verosimili proposti da www.shadowstats.com (un sito indipendente che propone statistiche sui dati governativi usa con criteri piu’ oggettivi e realistici).

Comunque sia, oggi è a meno di $1800, quindi i margini di crescita sono elevati, confermati anche da altri parametri (ad esempio il rapporto DOW/prezzo dell’oro). Ma ovviamente oggi la quantità di valuta in circolazione è molto più elevata, quindi l’oro deve salire molto di più. L’ipotesi è di un oro a $20.000 dollari all’oncia (una American Eagle che vale 20.000 dollari!) e questo non in una situazione di iperinflazione, ma di semplice elevata inflazione. Nell’iperinflazione l’oro non ha quotazione, ovvero ha valore enorme e dipende dalle contrattazioni singole.

E l’argento? L’argento storicamente ha un rapporto di prezzo con l’oro di 1/12, ma nel ventesimo secolo e’ stato di 1/47, con un minimo ai tempi della bolla speculativa degli anni ’70 (terminata nel 1981) a 1/22. Tuttavia la situazione dell’argento, rispetto agli anni ‘80, è completamente mutata e oggi è molto più prezioso perchè indispensabile a molte produzioni industriali e non riciclato. Si stima che oggi le riserve di argento mondiali siano inferiori a quelle d’oro. Quindi tecnicamente oggi l’argento è più prezioso dell’oro e il suo minor prezzo ha motivazioni psicologiche e non tecniche. Potrebbe arrivare comunque anche alla parità con l’oro in uno scenario di distruzione della valuta.

Quindi molti – tra cui Mike Maloney, riconosciuto uno dei massimi esperti di investimenti in oro e argento – dicono che è l’argento – ancora più dell’oro – la migliore opportunità di investimento.

Ci sono pro e contro sull’investimento in argento e non ho modo qui di presentare un’analisi dettagliata, che si può trovare in libri e articoli però posso dire una cosa: oggi l’argento è tenuto artificialmente basso dagli short che i grandi player fanno per comprare oro, che è il primo bene rifugio. Quando avranno comprato abbastanza oro e l’oro inizierà il suo rally, l’argento sarà libero di aumentare di valore e iniziare il suo. Che nell’ultimo anno è stato molto più forte di quello dell’oro. Quindi oggi l’argento si compra veramente bene e con enormi possibilità di crescita.

L’opportunità quindi per tutti è acquistare oro e argento fisico – non certificati che non garantiscono ne’ l’effettivo possesso fisico, ne’ di seguire esattamente l’andamento dei prezzi del metallo – da convertire al momento opportuno in altri asset. Per esempio immobili da mettere in affitto, business interessanti in carenza di liquidita’, oppure azioni che saranno sicuramente sottovalutate o materie prime che sono il grande investimento del prossimo decennio.

L’investimento in oro e argento fisico ha un altro enorme vantaggio: è a prova di scemo. Chiunque può comprare delle monete d’oro o argento e tenersele in un forziere aspettando che salgano di prezzo per poi andare con le sue monete e lingotti a comprare un’immobile. L’intelligenza finanziaria in questo caso non è nella tecnica di investimento, ma nel capire lo scenario macroeconomico.

Un ultimo appunto su quando succederà tutto questo. Ovviamente qui mi posso sbagliare di grosso (il tempo potrebbe essere più lungo, non credo più breve), ma se l’evoluzione segue l’evoluzione della Grande Depressione (che presenta elementi di similtudine, ma anche di differenza) il crollo è stato nel ‘29, ma i reali casini si sono avuti nel ‘32 e ‘33. In questo caso il crollo si è avuto nel 2008 quindi si può pensare che i casini reali si vedano nel 2012 e 2013. L’aumento dell’inflazione – che oggi è sotterranea, in parte per le manipolazioni dell’indice dei prezzi – in parte perchè c’è una deflazione si dovrà iniziare a vedere già alla fine del 2011 con il 2012 come anno in cui sarà un elemento che sentiremo in maniera importante.

In questo articolo ho semplificato e tralasciato molti dettagli perchè ci sarebbero 1000 pagine da scrivere e, come ho detto all’inizio, ci sono autori molto più competenti di me. Ma questo è in sintesi lo scenario che si sta preparando e in questa ottica si devono vedere i fatti di cronaca.

Non sono i fatti di queste settimane il terremoto, sono solo le scosse preparatorie del più grande terremoto – con annesso tsunami – della storia finanziaria.

Ma se sapete che arriva potete prepararvi e addirittura guadagnarci.

2 commenti su “IPERPARADISE

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